bambini e alimentazione: il ruolo del genitore

bambini e alimentazione: il ruolo del genitore

Lo svezzamento di Elisa è iniziato in salita. Fino ai 10 mesi non ha mangiato praticamente niente.

Il momento del suo pasto era un incubo. La cucina sembrava un campo di battaglia e il cibo preparato con tanto amore finiva ovunque, fuorché nel suo pancino.

Per mesi ho consultato ricettari e appena mi sembrava che Elisa gradisse un alimento (c’è stato il periodo “zucca-addicted”, per esempio) provavo invano a cucinarlo in ogni modo.

Un giorno, in preda all’esasperazione, mi sono confrontata con una nutrizionista che mi ha invitato a rivalutare le aspettative nei confronti di quanto, cosa e come dovesse mangiare Elisa.

Elisa prendeva ancora il mio latte quindi, nonostante temessi non fosse sufficiente, evidentemente le bastava.

“L’inappetenza è un problema di equilibrio tra ciò che un bambino mangia e quello che la sua famiglia spera che mangi; il problema sparisce quando l’appetito del bambino aumenta, o quando le aspettative di chi lo circonda diminuiscono.”

Questa frase –  riportata dalla nutrizionista – è stata per me illuminante. Ancor più rincuorante è stato vedere realmente a quanto corrispondesse una dose di 30 grammi di pasta: la quantità di cibo sufficiente per Elisa in base alla sua età.

Forse, prima di pretendere che Elisa finisse tutto quello che c’era nel piatto, avrei dovuto interrogarmi sulle giuste dosi a lei necessarie.

E’ stato c0sì che gradualmente ho smesso di preoccuparmi se Elisa non mangiava quello che mi aspettavo, e ho iniziato a diminuire le dosi (assieme alle pretese).

Verso i 16 mesi Elisa ha iniziato a mangiare di gusto e ad assaggiare qualsiasi nuovo sapore. All’improvviso, e con mia grande gioia, ha iniziato a mangiare.

inappetenza dopo influenza bambini

Adesso sono addirittura un paio di mesi che ho il problema inverso: Elisa ha fame a metà mattina e in particolare il mercoledì, quando andavamo al corso di acquaticità. Per questo motivo ho cercato uno spezzafame senza sali/zuccheri aggiunti, ma che non le rovinasse l’appetito e che continuo a darle tutt’ora anche se siamo a casa.

Finivamo il corso di acquaticità alle 11 e ora che le facevo la doccia e tornavamo a casa e le preparavo la pappa era affamata. E’ così che ho iniziato a darle gli snack biologici ai cerali delle nuova gamma Nestlè NaturNes costituita dal 100% di prodotti biologici, disponibili sia nelle versione alla frutta “Banana e Lampone” sia alla verdura “Pomodoro e carota”, non fritti, senza sale e zuccheri aggiunti e che si sciolgono facilemente in bocca (gli alimenti NaturnNes contengono naturalmente sodio o zuccheri).

Sempre di questa nuova linea NaturNes ho provato anche gli omogeneizzati con 100% frutta/verdura selezionata, senza sale e zuccheri  aggiunti.

svezzamento bambini

Non avrei mai pensato di avere una figlia che adora persino i broccoli e, invece, sono stata felice di dovermi ricredere.

Tra i prodotti della linea NaturNes potete trovare anche le merende biologiche al latte che, oltre ad essere senza coloranti, conservanti e aromi artificiali, come per legge, e senza zuccheri aggiunti, sono presenti nelle varianti “Bianca”, “Pesca e mela” e “Banana e pera”.

I nostri bambini ci stupiscono sempre. Ho capito che il segreto è imparare a dar loro più fiducia, anche quando si tratta di cibo, che per noi mamme è sempre una questione molto delicata.

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