Acquaticità neonatale: perché è importante

Acquaticità neonatale: perché è importante
Ogni mercoledì, quando io ed Elisa varchiamo la soglia dello spogliatoio della piscina, lei inizia ad agitare le manine e a fare urletti di gioia.
Il corso di acquaticità neonatale é il nostro momento esclusivo. E non solo. Da quando sgambetta in acqua e ha imparato a fare le immersioni ho notato che si é molto sciolta a livello motorio.
In realtà, il nostro istruttore mi ripete che lei le immersioni le sa fare benissimo sin da quando era nella pancia: sono io quella che deve imparare a darle fiducia.
Temevo che non sarei riuscita a ritagliarmi il tempo per fare questo corso insieme a Elisa e già mi sentivo in colpa perché con i suoi fratelli lo avevo fatto.
 
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E invece ci siamo iscritti: cullarla in acqua e vedere i suoi progressi mese dopo mese (e i miei visto che il maestro lavora anche sul mio essere apprensiva…) mi dà grandi soddisfazioni. 
È una esperienza non solo utile al bambino e al suo sviluppo psicomotorio, ma anche capace di fortificare la relazione genitore bambino in modo unico.
Nella breve intervista che ho fatto al nostro istruttore qui sotto, vi spiego qual é il metodo di acquaticità che abbiamo scelto e perché.
A Milano il corso di acquaticità neonatale lo trovate solo da Virgin Active Kennedy (Via Alcide de Gasperi 2, Milano).
 

Intervista al nostro istruttore Gianluca Franceschinis

D. Se dovessi dare dei suggerimenti ad una mamma che per la prima volta si accinge ad una esperienza di acquaticità neonatale, cosa le diresti? 

R. Come prima cosa le direi di informarsi sulla temperatura dell’acqua, che deve essere tra i 31 e i 32 gradi. Poi le direi di visionare la vasca, l’altezza dell’acqua deve essere confortevole, deve poter toccare perfettamente con i piedi per potersi muovere con serenità. E’ sicuramente importante anche visionare lo spogliatoio per capire se è adeguatamente attrezzato, deve esserci la presenza di fasciatoi, box e possibilmente uno spazio dedicato. In ultimo, non per importanza ovviamente, è buona norma chiedere le credenziali di chi terrà il corso e quale metodo viene utilizzato. Nel caso non sappiano rispondere a questa domanda, secondo me, è meglio cambiare struttura. 
 
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D. Cosa intendi per metodo? 
R. Nel mondo ci sono svariate correnti di pensiero sull’acquaticità neonatale. L’Italia non ha ancora una sua identità definita e nella maggior parte dei corsi di formazione vengono proposte modalità di lavoro ibride, che mischiano concetti diversi creando confusione e riducendo il corso ad una sorta di addestramento. 
 
D. Tu con quale metodo ti sei formato? 
R. Faccio questo mestiere dal lontano 1991. Ho avuto la fortuna di formarmi secondo i dettami del metodo francese, a grandi linee questo modo di lavorare rispetta l’individualità del bimbo, propone e non impone nulla. È la lezione che si adatta al bimbo e non viceversa come solitamente accade. Attraverso un percorso guidato, fornisco al genitore le capacità tecniche per gestire il bimbo in acqua e al contempo fungo da intermediario, cercando di interpretare le esigenze del piccolo aiutando l’accompagnatore a diventare sempre più autonomo.
 
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D. Come funzionano le immersioni con questo metodo? 
Le immersioni per i bimbi entro il nono mese di età sono un gesto naturale per via del riflesso d’apnea, che crescendo se non rinforzato si perde. Secondo le modalità del metodo francese, i bimbi seppur così piccoli hanno una volontà propria, per cui l’immersione non sarà mai un gesto coatto ma vengon utilizzate delle modalità che permettono al genitore se il bimbo in quel momento gradisce o meno immergersi. L’immersione è un aspetto importante, ma non quello fondamentale in questo percorso: per me ciò che conta è sviluppare nel bimbo una relazione sana e piacevole con l’elemento acqua. Mi piace pensare che le mie lezioni siano sempre come delle piccole feste colorate in un ambiente piacevole e sereno. 
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Informazioni e iscrizioni 
Le iscrizioni per la stagione 2019/20 sono già aperte e potete prenotarle chiamando questo  scrivendo a questa mail: d.moscardin@virginactive.it 
Il corso che inizierà a settembre sarà diviso in due quadrimestri fino a circa metà maggio. Sarà possibile inserirsi all’interno dei corsi in qualsiasi momento durante l’anno per i bimbi dai 3 ai 36 mesi corsi tutti i giorni sia al mattino che al pomeriggio.
 

 

Post in collaborazione con Virgin Active Kennedy

 

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