Audiofavole interattive: la fabbrica delle storie

Un paio di settimane fa, entrando in un negozio di giocattoli in cui vado spesso, la mia attenzione è stata colpita da una scatolina blu di forma rettangolare, morbida al tatto e con dei bottoncini gialli.

Era esposta vicino alla cassa. Inizialmente ho pensato si trattasse di un vecchio “mangicassette” rivisitato e modernizzato, come quello che usavo da piccola. Ma la commessa mi ha prontamente detto che si trattava di una novità dal nome curioso: la fabbrica delle storie. Una  sorta di scatoletta magica che coniuga in modo originale la modernità e l’antica tradizione dei cantastorie.

Studiando questo curioso oggetto, che è pensato per bambini dai 3 ai 10 anni, ho presto compreso che in realtà si tratta di molto più di un semplice audiostorie perché richiede un ascolto “attivo” e partecipato da parte del bambino. Quest’ultimo, infatti, è invitato a scegliere dove ambientare la storia, i personaggi da far interagire, gli oggetti magici e non che compariranno nel racconto.

La possibilità che il bambino, partendo da un canovaccio ideato da autori per l’infanzia, possa creare la storia, ne stimola la creatività, l’immaginazione, la capacità di ascolto e di concentrazione.

Spesso si pensa che per appassionare i bambini alla lettura sia strettamente necessario leggere loro libri. Ci si dimentica, però, che nel corso della storia era il racconto orale – prima ancora della scrittura – la forma dominante di comunicazione.

Ad esempio, i due grandi poemi Omerici – L’Iliade e L’Odissea – sono stati tramandati per generazioni per via orale e mnemonica grazie al ruolo degli aedi-cantori e dei rapsodi.

Anche nel nostro paese la tradizione dei cantastorie è durata fino a tempi recenti, probabilmente perché il legame emotivo che si crea tra chi narra oralmente e chi ascolta è capace di incantare l’animo.

Infatti, chi si abbandona all’ascolto di una storia subisce una sorta di distacco dalla realtà che gli permette di identificarsi con i personaggi, emozionarsi e “vedere” le parole del cantore.

E’ importante quindi riappropriarci dell’uso della voce e recuperare l’arte della narrazione orale, perché sarà così più facile appassionare i bambini alla lettura.

Se creiamo le premesse per cui l’ascolto della storia diventi un piacere, i nostri figli si interesseranno anche alla lettura più facilmente. Se invece sono già dei lettori forti, potranno sperimentare un nuovo modo di approcciarsi al mondo della narrazione.

La fabbrica delle storie assolve principalmente questa funzione: stimolare i bambini a un ascolto partecipato, curioso e propositivo.

Ecco perché, per appassionare alla lettura i nostri figli, è importante anche proporre modalità alternative che permettano loro di sperimentarsi in prima persona nel ruolo di “ideatori” di una narrazione.

I racconti presenti nella fabbrica delle storie sono tutti inediti, frutto dell’appassionato lavoro di autori e narratori. Il suo funzionamento è molto intuitivo: basta premere On.

Al suo interno ci sono infatti 48 storie da ascoltare e una voce narrante guiderà il bambino nella scelta di luoghi, personaggi e oggetti. Al bambino è in questo modo data la possibilità di creare una storia combinando insieme i diversi elementi in modo unico e originale. 

La caratteristica principale di questo audiostorie è quella di funzionare senza onde né schermo,  e grazie a un cavo micro-usb si può facilmente collegare al computer per scaricare centinaia di altre storie della buonanotte su Luniistore che andranno a comporre una vera e propria libreria virtuale.

I miei figli ne sono stati entusiasti e visto che si tratta di una scatoletta molto maneggevole il suo ascolto è fruibile davvero in ogni luogo e situazione: a casa, ma anche durante i viaggi in automobile (c’è anche la possibilità di inserire delle cuffie grazie all’uscita jack per cuffie).

Direi che abbiamo trovato la nuova attrazione che ci accompagnerà in modo intelligente per tutta l’estate.

Post in collaborazione con Lunii