Dopo il parto: cosa succede e 3 suggerimenti pratici

post parto cesareo
Dopo il parto, inizia una nuova avventura di cui poco si parla, ma che è bene affrontare equipaggiati al meglio. Oggi voglio raccontarvi cosa succede dopo il parto e fornire 3 suggerimenti pratici che ho individuato giunta al mio ormai terzo cesareo. 
 
parto naturale
E’ indubbio che abbia poco da raccontare su come si sia svolto quest’ultimo parto. 
Ricordo soltanto il metallo gelido del lettino sul quale ho atteso che l’anestesia spinale facesse effetto: dopo un leggero formicolio che si irradia per tutto il corpo, si inizia a perdere la sensibilità delle gambe che vengono fasciate con delle bende elastiche per la circolazione.
Dopodiché, dall’ombelico in giù, si viene coperte da un telo verde da sala operatoria, al di lá del quale un ginecologo e due assistenti armeggiano con bisturi e forbici per estrarre il pargolo dalle viscere.
Il tutto dura non più di 15 minuti. Un quarto d’ora di totale black out dopo il quale ti risvegli “sgonfiata” con il piccolo tra le braccia.
E fin qui tutto bene, ti attaccano poi un catetere per la pipí e due flebo di antidolorifici (tra cui della morfina).  
Ma ovviamente non si fanno sconti a nessuno: se si riesce a sfangarsela con un parto “veloce e indolore”, il conto, con gli interessi, si presenterà nel post partum.
Ecco perché ho imparato a preparami al dopo e ad avere con me tutto ciò che è davvero indispensabile in quei giorni di ripresa, più o meno facili a seconda del tipo di parto cui si è andate incontro.
In questo post partum per me sono state estremamente utili tre cose:
 
– Assorbenti Lines Specialist Maternity (si tratta di una mutanda elastica assorbente che va a sostituire gli antiestetici mutandoni a rete con annesso assorbente). Oltre ad essere stati apprezzati anche dalle infermiere che mi hanno aiutato subito dopo l’operazione, devo dire che ad ogni cambio li ho trovati comodissimi. Il fatto che l’assorbente sia già incluso nella mutanda evita che si sposti di continuo e, inoltre, la mutandina sorregge bene la pancia e a me è stata utile anche per tenere ferma la benda che copriva i punti della mia ferita.
assorbenti post parto
 
Non dimenticate di metterne almeno due confezioni nella valigia per l’ospedale. Questi assorbenti si possono acquistare solo nello shop on line (li trovate qui). Inserendo il codice GIULIA01 avrete diritto a uno sconto.
 
 
– Un paio di “paracapezzoli d’argento”. La prima volta che me li hanno nominati ho pensato si trattasse di uno scherzo. Invece, sappiate che sono i veri alleati anti-ragadi di una donna che allatta, o che ce la mette tutta pur di riuscire nell’ardua impresa. Si tratta di coppette in argento che aiutano a cicatrizzare le eventuali ragadi che si formano sul capezzolo, causate da una suzione scorretta del bambino. Devo dire che per me sono state “salvifiche” ad ogni avvio allattamento. Le ragadi al seno possono trasformare il momento dell’allattamento in una vera tortura. Ecco perché i paracapezzoli non possono mancare nei primi giorni post partum.
 
– Un cuscino allattamento. Durante i giorni di ospedale passerete la maggior parte del vostro tempo a letto. Anche se non sarete ko come sono stata io, c’è poco da fare in giro e quindi il letto sarà il vostro riferimento. Ecco perché vi consiglio di portarvi un cuscino d’allattamento: non solo vi sarà indispensabile per allattare (se deciderete di farlo), ma sarà comodo anche per tenere in sicurezza il bimbo accanto a voi.
 
E voi? che esperienze post parto avete avuto? Quali i vostri suggerimenti “salvavita” da condividere con le future mamme?
Aspetto di leggere i vostri commenti 🙂 
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