7 suggerimenti pratici su come prepararsi al post parto

7 suggerimenti pratici su come prepararsi al post parto

Credo che la maggior parte di noi si sia sentita mamma già alla prima ecografia, quando ha udito il cuoricino del suo piccolo battere all’impazzata. Per una mamma non esiste musica più dolce e rassicurante di quel suono. 

La prima volta, però, che mi sono sentita veramente mamma è stato subito dopo il parto, quando ho potuto stringere tra le braccia Giacomo, toccarlo e sentirlo mio. Ma anche dopo il parto di Mattia e di Elisa ho avuto modo di rinascere “mamma” e di esplorare un modo nuovo e diverso di esserlo.

I primissimi giorni dopo il parto, però, sono quelli in cui ho sempre realizzato cosa significasse, nel concreto e senza troppa poesia, aver messo al mondo un bambino. 

Sono i giorni più duri, i “postumi” di una sbronza che si chiama vita e che ti ha ubriacato di felicità, ma non senza sofferenza… 

I punti delle ferite che tirano, le ragadi al seno, i morsi uterini e il dolore che senti puntuale tutte le volte che vai in bagno ti ricordano costantemente e senza mezze misure che la gioia di essere diventata madre ha un prezzo.

Per fortuna non siamo tutte uguali. Ho amiche che narrano parti in acqua fantastici o parti anche non in acqua ma altrettanto memorabili e senza troppa sofferenza e alcun punto di sutura.

Ci sono casi in cui anche il post parto è atteso con trepidazione perché vissuto come una piccola e rilassante “vacanza”, un break dalla vita caotica di tutti i giorni, in cui si è servite comodamente a letto e coccolate.

post parto emorroidi

Purtroppo i dolori che ho vissuto nel mio post parto non mi hanno mai fatto godere a pieno questi giorni in cui tutto il mondo è tagliato fuori, ed esistiamo soltanto noi e il nostro bambino pelle a pelle.

Alla luce di questo, e dopo tre figli, posso dire che prepararsi in modo adeguato ai giorni del post parto è di grande aiuto, a prescindere dal tipo di parto e post parto cui andrete incontro.

Ecco perché ci sono alcune cose che è bene sapere per non arrivare impreparate:

1-Come contrastare le ragadi al seno 

Se durante l’allattamento il  bambino si attacca al capezzolo invece che all’areola è possibile che insorgano le fastidiosissime e dolorose ragadi al seno (piccoli tagli o abrasioni). Anche se l’attacco del bambino è a regola d’arte, possono manifestarsi ugualmente le ragadi.

Ad esempio con Elisa a me è successo proprio così. 

L’attacco di Elisa era quasi sempre corretto ma, come mi aveva spiegato anche l’ostetrica, il capezzolo è delicato e non è abituato ad essere “maltrattato” per così tante ore consecutive.

Senza contare che, talvolta, presa dalla foga di poppare, Elisa si avventava sul mio capezzolo anziché prendere in bocca tutta l’areola, e quindi anche staccarla per poi riattaccarla correttamente era un’ altra fonte di stress per il capezzolo già indebolito.

Avviare l’allattamento per me non è mai stato facile, immediato e “naturale”.

ragadi seno rimedi

Ho passato giorni faticosi e a tratti scoraggianti. Per fortuna, però, non mi sono mai trovata in una situazione limite e sono riuscita a non desistere e ad allattare perché desideravo molto farlo.

Man mano che il bambino imparerà l’attaccamento corretto, le ragadi andranno lentamente a diminuire fino a scomparire del tutto.

Se vi dovessero capitare (non è obbligatorio per fortuna che vengano a tutte) ci sono alcuni piccoli accorgimenti che vi aiuteranno a farle guarire:

1- lasciare i capezzoli all’asciutto e all’aria

2- utilizzare il colostro per cicatrizzare le piccole ferite, perché è un potentissimo antibatterico che funge da automedicamento.

3- Tra una poppata e l’altra, dopo aver tenuto il senso all’aria, si possono applicare sui capezzoli i “paracapezzoli d’argento”.  L’argento ha proprietà cicatrizzanti e antibatteriche pertanto è un rimedio naturale molto efficace.

2-Utilizzare specifici assorbenti post parto in cotone a contatto con la pelle

Dopo il parto le perdite saranno molto abbondanti ed è fisiologico sia così, si tratta delle lochiazioni ossia mestruazioni abbondanti che possono proseguire anche per un mese.

Tecnicamente si tratta dello sfaldamento del primo nido del nostro bambino, motivo per cui è necessario avere degli assorbenti specifici per il post parto: si tratta di assorbenti più lunghi e più spessi perché quelli normali non sono sufficienti.

Inoltre, è importante che siano di cotone al 100%,  per evitare irritazioni indesiderate in una zona particolarmente delicata dove è possibile ci siano state delle lacerazioni.

assorbenti post parto

Dopo la prima settimana si può passare all’assorbente normale, ma è bene sia sempre in tutto cotone dentro e fuori. Anche in caso di parto cesareo le perdite ci sono ugualmente quindi non c’entra nulla la modalità di parto.

E’ bene evitare l’utilizzo di assorbenti interni, perché potrebbero favorire il ristagno e la proliferazione dei germi.

Nel corso dell’evento BabyShowerWeek organizzato da Fattore Mamma, ho avuto la possibilità di seguire il webinar sponsorizzato da Lady Presteril e in questo articolo, voglio raccontarvi i temi principali che sono emersi.

Nel webinar, Giulia Lora – Educatrice Perinatale – è intervenuta per suggerire un consiglio prezioso, utile a dare sollievo sia in caso di lacerazioni intime, sia in caso di emorroidi: 

  • preparare degli assorbenti medicati, ossia assorbenti post parto imbevuti di infusi di lavanda o camomilla da conservare in una bustina in freezer e poi da applicare sulla parte interessata.

Non tutti gli assorbenti sono uguali. Ad esempio, gli assorbenti di Lady Presteril hanno il vantaggio di essere di cotone al 100% sia dentro, nel cuore assorbente che fuori, sul filtrante a contatto con la pelle. La naturale traspirabilità degli assorbenti in cotone rispetta la pelle e l’equilibrio intimo fisiologico (pH, temperatura e umidità) – In questo modo viene ridotto il rischio di irritazioni, arrossamenti e infezioni.

 

3.Utilizzare un detergente intimo con un Ph il più neutro possibile

Poiché le lochiazioni rappresentano un terreno fertile per lo sviluppo dei batteri e il Ph delle parti intime è alterato, è consigliabile usare un detergente intimo specifico con un Ph il più neutro possibile (intorno ai 7) e diluirne poche gocce nell’acqua. E’ importante praticare un’adeguata igiene intima. 

 

4. Mangiare bene e idratarsi spesso

Sopratutto se allattate, bere molta acqua vi aiuterà anche nella produzione di latte. Per produrre il latte materno la mamma consuma circa 700 Kcal al giorno. E’ dunque normale, oltre che probabile, che durante l’allattamento la madre abbia molto più appetito. E’ bene assecondare questa necessità perché il bambino arriva a succhiare fino a un litro di latte al giorno. La dieta della mamma deve essere varia, ricca di frutta e verdura di stagione a ogni pasto.

5. Sfruttare il tempo in cui il bambino dorme per riposarci insieme a lui

I tempo in cui il bambino dorme è prezioso. Pertanto, la mamma dovrebbe cercare di sfruttarlo per riposarsi anche lei insieme al bambino. Delegare ad esempio le faccende domestiche a qualcun altro è indispensabile soprattutto nei primi 40 giorni dopo il parto, perché la priorità della mamma dovrebbe essere prendersi cura del proprio bambino e di se stessa.

Questo è possibile e auspicabile almeno al primo figlio. Più i figli aumentano, più è difficile riuscire a ritagliarsi uno spazio così esclusivo.

6. Evitare l’utilizzo di pancere o fasce elastiche

E’ bene evitare pancere o fasce che promettono di far rientrare la pancia che ci è rimasta dal parto. Non sono infatti uno strumento correttivo per tornare in forma. Infatti, se andiamo a stringere la zona dell’addome, il perineo va in tensione. Proprio per questo è sconsigliabile l’utilizzo di pancere: le fasce dell’addome dovrebbero ritirarsi in modo autonomo. 

7. Poter contare sul proprio partner e/o su una persona che possa aiutarci 

Dal punto di vista emotivo, il post parto è una fase molto delicata nella quale è possibile che la mamma attraversi una fase di instabilità emotiva a causa dello scombussolamento del parto e dello sbalzo ormonale (crollo del progesterone e degli estrogeni). 

Per affrontare in serenità questo momento è necessario prendersi cura di se stesse. A questo proposito, il confronto con altre donne che stanno vivendo la nostra stessa situazione può essere di grande conforto e aiuto.

Non bisogna temere di chiedere sostegno perché il post parto è il momento più delicato per una madre che può essere molto vulnerabile e incline al pianto, anche senza apparente motivo.

Quanto più la mamma  riuscirà a ritrovare il proprio benessere fisico e psichico, tanto più la relazione mamma-bambino ne trarrà vantaggio.

 

Post in collaborazione con Lady Presteril

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